Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 27 marzo 2008 Sono i due deputati che non si ricandidano più i parlamentari da record: uno positivo, Marco Boato e l’altro negativo Giacomo Bezzi, per quanto riguarda la produttività dei parlamentari calcolato con un coefficiente ricavato sulla base degli atti (presentazione di progetti di legge, interrogazioni e altri) e delle presenze al voto in aula da parte del sito www.openpolis.it. MARCO BOATO - Il deputato dei Verdi ha ottenuto il secondo miglior coefficiente di produttività, ovvero 9,47 (su una scala da 0 a 10) su 600 deputati, battuto solo dall’onorevole di An, Angela Napoli. Non solo infatti Boato è stato in questi due anni tra i deputati più presenti in aula con il 93,4% di partecipazione alle votazioni elettroniche, ma è stato anche tra i più prolifici per quanto riguarda le attività parlamentari. È stato primo firmatario di 69 progetti di legge e cofirmatario di altri 98. Ha presentato 35 interpellanze, 8 interpellanze urgenti, 20 interrogazioni e 3 ordini del giorno. Insomma, Boato ha interpretato con grande impegno il suo ruolo politico, anche se quella appena conclusa era già la sua sesta legislatura a Roma. GIACOMO BEZZI - Il novello deputato Giacomo Bezzi, primo onorevole del Patt, invece, ha raccolto un misero coefficiente dello 0,65, il peggiore tra i deputati trentini e 485° tra tutti. Assente nel 40,9% delle votazioni, ha disertato anche appuntamenti importanti come il voto dei decreti Bersani sulle liberalizzazioni, l’indulto, la proroga delle missioni internazionali (2007), la missione in Libano (2006). C’era invece, come si sa, per votare contro la fiducia a Prodi. In due anni è stato cofirmatario di 23 progetti di legge (neppure tutti quelli della Svp), ha presentato 1 interpellanza, 6 interrogazioni e 4 ordini del giorno. Non si può dire che si sia ammazzato di fatica. MAURO BETTA - Anche il deputato del Pd, Mauro Betta, ora candidato al Senato per la lista Svp-Insieme per le autonomie non si può dire che si sia fatto notare per intraprendenza. È vero che è stato molto presente alle votazioni (le assenze si fermano al 9,5%) ma tengono basso il coefficiente (0,69) le attività: firmatario di 2 progetti di legge e cofirmatario di altri 22, ha presentato 2 interpellanze e 4 interrogazioni. BRESSA E FRONER - I due deputati e ora ricandidati del Pd non eccellono neppure loro. Il vicepresidente del gruppo del Pd, Gianclaudio Bressa, è mancato nel 25,1% delle votazioni e ha firmato 21 progetti di legge e due ordini del giorno. Laura Froner è invece stata più diligente con solo il 4,8% di assenze e ha dimostrato anche una maggiore attività (coefficiente 1,6) con la firma di 62 progetti di legge, 2 mozioni, 4 interrogazioni, 1 risoluzione in commissione, 2 ordini del giorno. MAURIZIO FUGATTI - Il deputato della Lega nord si è piazzato 103° con un coefficiente del 2,86 grazie a 28 progetti di legge, 85 interrogazioni, 1 mozione, 3 risoluzioni, 24 ordini del giorno. Fugatti è stato assente nel 14,3% delle votazioni. Tra i deputati altoatesini, il miglior piazzamento è di Giorgio Holzmann (An) con coefficiente 4.12. Holzmann ha presentato 97 interrogazioni e firmato 102 progetti di legge. Le sue assenze arrivano però al 29,5%. Il coefficiente di Michaela Biancofiore (Forza Italia) è 3.04 ed è al 90° posto con assenze pari al 23,6%. Tra i deputati Svp, la peggiore performance è di Johann Widmann con un coefficiente 0,85, mentre Siegfried Brugger e Karl Zeller raggiungono rispettivamente coefficiente 2.13 e 2.65 con 38 progetti di legge e una decina di interrogazioni. Va tenuto presente che le interrogazioni e le interpellanze sono strumenti che vengono usati più spesso dai parlamentari di opposizione rispetto a quelli di maggioranza. SENATORI: OSKAR PETERLINI - Tra i senatori le assenze sono molto limitate per tutti visto che lo scarto ridottissimo tra maggioranza e opposizioni costringeva ad essere presenti. E in questi due anni il loro compito più importante è stato proprio quello di cercare di assicurare il voto nei momenti cruciali. Il coefficiente di produttività più alto tra i senatori del Trentino Alto Adige è di Oskar Peterlini (Svp-Unione) con 4.56. Peterlini ha firmato 92 progetti di legge, 14 interrogazioni, 2 mozioni, 1 interpellanza, 9 ordini del giorno, 1 risoluzione. I suoi colleghi Svp, Helga Thaler e Manfred Pinzger si fermano rispettivamente a coefficiente 1,98 e 0,84. CLAUDIO MOLINARI - Il coefficiente peggiore (0,57) è per il senatore del collegio di Rovereto, Claudio Molinari (Svp-Unione), ora candidato per Svp-Insieme per le autonomie, che arriva 239°. Ha firmato 25 progetti di legge, 1 interpellanza, 3 interrogazioni e 1 ordine del giorno. Sulla stessa falsa riga è il senatore Giorgio Tonini con un coefficiente 0,69 per aver firmato 29 progetti di legge e presentato una sola interrogazione. GIACOMO SANTINI - Molto basso è anche il coefficiente (0,75) di Giacomo Santini, senatore di Forza Italia ora candidato per il Pdl in Valsugana. Santini ha firmato 33 progetti di legge, una interrogazione e due ordini del giorno. SERGIO DIVINA - Il senatore della Lega, Sergio Divina, candidato a Trento per il Pdl, arriva invece al coefficiente di produttività 2,72 con 31 progetti di legge, 49 interrogazioni, 1 mozione, 2 risoluzioni, 15 ordini del giorno, 1 interpellanza.
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MARCO BOATO
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